tamoxifeno: dosis, para que sirve, efectos secundarios
In altre parole, il tamoxifene "inganna" le cellule tumorali facendo loro credere che gli estrogeni non siano presenti. Questo meccanismo d’azione è particolarmente efficace nel cancro al seno, dove la crescita del tumore è spesso stimolata dagli estrogeni. Inoltre, il tamoxifene può anche indurre l’apoptosi, o la morte programmata delle cellule, nelle cellule tumorali. Il tamoxifene (Tam) è una molecola sintetica non steroidea facente parte dei cosiddetti SERM (Modulatori Selettivi dei Recettori per gli Estrogeni), farmaci in grado di comportarsi da antagonisti recettoriali in determinati tessuti ed agonisti in altri organi.
Da oltre 50 anni Humanitas San Pio X è un punto di riferimento per pazienti e medici, riconosciuta fin dalle sua origine per la vocazione al servizio, alla cura e all’assistenza dei malati. Humanitas San Pio X a Milano offre prestazioni di assistenza in regime di ricovero ordinario, day Hospital e day surgery. Il Tamoxifene è controindicato nel corso gravidanza e durante una terapia che preveda l’assunzione di anticoagulanti.
Agisce bloccando l’azione degli estrogeni, un ormone femminile che può promuovere la crescita di cellule tumorali nel seno. Il tamoxifene è un tipo di farmaco chiamato modulatore selettivo dei recettori degli estrogeni (SERM). Oltre al cancro al seno, il tamoxifene può essere utilizzato anche per trattare l’infertilità nelle donne e la ginecomastia negli uomini. Nonostante i suoi benefici, il tamoxifene può interagire negativamente con altri farmaci, rendendo importante per i pazienti discutere con il loro medico di tutti i farmaci che stanno assumendo. Allo studio hanno preso parte 500 donne con tumore della mammella non invasivo (in situ), già trattato con intervento chirurgico ed eventuale radioterapia.
- Tra gli effetti collaterali della terapia endocrina si presentano anche disturbi a carico del sistema utero-ovarico dell’apparato genitale.
- Il tamoxifene deve essere impiegato con cautela in pazienti con persistente leucopenia, ipercalcemia o trombocitopenia.
- In studi a lungo termine con tamoxifene sono stati riportati tumori delle gonadi nel topo e tumori epatici nel ratto; non è stata stabilita la rilevanza clinica di queste osservazioni.
- Nell’essere umano, alla dose di 20 mg/die, tamoxifene inibisce la produzione di latte.
- Non è noto se il tamoxifene sia escreto nel latte materno, pertanto non allatti al seno il suo bambino durante il trattamento con TAMOXIFENE EG.
- In generale, il tamoxifene può influenzare le caratteristiche della cefalea, modificandone la frequenza e l'intensità.
TUMORE
La concomitante somministrazione di farmaci che inibiscono il CYP2D6 può portare alla riduzione della concentrazione del metabolita attivo endoxifene. Pertanto, la somministrazione di potenti inibitori del CYP2D6 (ad es. paroxetina, fluoxetina, chinidina, cinacalcet o buproprone) deve, quando possibile, essere evitata durante il trattamento con tamoxifene (vedi sezioni 4.5 e 5.2). In studi clinici con tamoxifene nel carcinoma mammario sono stati riportati secondi tumori primari a livello di siti diversi dall'endometrio e dalla mammella controlaterale; non è stata stabilita alcuna relazione causale e il significato clinico di queste osservazioni non è chiaro.
Se il paziente ha sviluppato una reazione grave come SJS o TEN con l’uso di Tamoxifene EG, il trattamento con Tamoxifene EG in questo paziente non deve essere ripreso in nessun momento. Può anche venire dato alle donne ad alto rischio di cancro al seno per minimizzare la probabilità che si sviluppi un tumore. Il tamoxifene è un farmaco antineoplastico, antitumorale, capace di bloccare l’azione degli estrogeni, ormoni femminili utilizzati da alcuni tumori al seno per crescere.
Effetti collaterali cardiovascolari
Vi è evidenza di eventi ischemici cerebrovascolari e tromboembolici, inclusi trombosi venosa profonda, trombosi microvascolare ed embolia polmonare, che si manifestano comunemente nel corso della terapia con Tamoxifene EG. Il rischio di eventi trombolembolici risulta aumentato con l’utilizzo di Tamoxifene EG in associazione a sostanze citotossiche. Le pazienti devono essere informate dei rischi potenziali per il feto qualora si instaurasse una gravidanza durante il trattamento con Tamoxifene EG o nei due mesi successivi all’interruzione della terapia. La somministrazione concomitante di tamoxifene e un inibitore dell’aggregazione piastrinica deve essere evitata per non aumentare il rischio emorragico in corso di un’eventuale fase trombocitopenica.
Anche in questi casi è indicato chiedere una consulenza con un avvocato esperto in malasanità che potrà valutare le possibilità di chiedere un risarcimento del danno sia per la paziente che per i suoi familiari. Pur se non è sempre previsto l’obbligo della forma scritta, ove disponibile, è pertanto importante che il medico legale che affianca l’avvocato verifichi il documento del consenso informato. Ottenere la documentazione (modulo di consenso informato, cartella clinica, esami, refertazione ecc.) dal medico o dall’Ospedale è anch’esso un diritto tutelato dall’ordinamento giuridico. In caso di interruzione definitiva del trattamento richiesta dal medico, il farmaco rimanente deve essere gettato negli appositi contenitori in farmacia per la raccolta differenziata dei medicinali.
L’ispessimento dell’endometrio non è necessariamente un campanello d’allarme, ma è importante valutare e controllare con quale velocità l’endometrio diventa più spesso. In questo caso, come in presenza di sanguinamenti anomali, lo specialista richiederà anche altri esami più specifici. Sebbene nell' uomo è molto più ristretta, il profilo globale degli eventi avversi appare simile, con l' eccezione degli eventi limitati al sesso femminile. L'uso di Nolvadex nei bambini non è raccomandato, in quanto la sicurezza e l'efficacia non sono state stabilite (vedere sezioni 5.1 e 5.2). Può verificarsi una polmonite interstiziale che può presentare gli stessi sintomi della polmonite, quali dispnea e tosse. Nel caso in cui dimenticasse di prendere una dose, è opportuno assumerla appena possibile.
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Il Tamoxifene agisce legandosi ai recettori degli estrogeni presenti nelle cellule del cancro al seno, bloccando così l’azione di questi ormoni e impedendo la crescita del tumore. Il Tamoxifene può essere utilizzato sia in monoterapia sia in combinazione con altri farmaci antitumorali. Il trattamento con Tamoxifene è di solito a lungo termine, e può durare da cinque a dieci anni. Durante il trattamento, è importante sottoporsi a regolari controlli medici per monitorare l’efficacia del farmaco e per individuare tempestivamente eventuali effetti collaterali. Numerosi studi clinici hanno dimostrato l’efficacia del tamoxifene nel trattamento del cancro al seno.
In letteratura è stato TB 500 2 mg Canada Peptides prezzo dimostrato che i metabolizzatori lenti di CYP2D6 presentano un livello plasmatico più basso di endoxifene, uno dei più importanti metaboliti attivi del tamoxifene (vedi paragrafo 5.2). La contestuale somministrazione di medicinali che inibiscono CYP2D6 può portare a concentrazioni ridotte del metabolita attivo endoxifene. Pertanto, durante il trattamento con il tamoxifene, si devono evitare il più possibile i potenti inibitori di CYP2D6 (p.es. paroxetina, fluoxetina, chinidina, cinacalcet o bupropione) (vedi paragrafi 4.5 e 5.2). Ad esempio, l’ibuprofene e altri farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) possono aumentare il rischio di sanguinamento nei pazienti che assumono tamoxifene.